La Cataratta

Ho sempre frequentato il Parco di Monte Vairano, prima con lunghe camminate, poi con la mountain bike, ho portato i miei cani a passeggio o ci andavo per leggere un libro, ma per la prima volta l'ho fatto esplorandolo dall'interno, dalla cavità nascosta della sua anima. Io e Paolo decidiamo di andarci una domenica mattina, lui si e' già calato al suo interno, ma decide di portare anche me ad esplorarlo.

 



La "Cataratta" come viene chiamata, e' una piccola cavità che molto spesso viene usata dai pipistrelli (Rinolofo Minore) come sito di ibernazione nel periodo invernale o come semplice rifugio occasionale nel periodo primaverile ed estivo.

 


 

Un buco nel terreno, ecco cos'è, ma nella calata con la corda entri in un'altro mondo fatto di roccia e solo roccia. La discesa e' molto stretta ci passi a mala pena, poi mano mano si allarga fino a toccare terra. Li sotto sono solo, aspetto Paolo che mi raggiunge, intanto faccio foto e già vedo qualche piccolo volatile notturno, poi una rana, sicuramente caduta accidentalmente al suo interno e gualche grillo di grotta. 


Eccolo, ora siamo in due nelle viscere della terra, la grotta ha un buon odore sa di umido, continuiamo a scendere più in basso facendo attenzione a dove camminiamo. In grotta bisogna avere occhi aperti e guardarsi sempre intorno, un piccolo errore può essere davvero pericoloso.
A terra notiamo ossa di qualche sfortunato visitatore, forse una volpe che ha trovato la sua fine nel buio assoluto, denti e ossa ormai ingiallite dal tempo, giacciono li chissà da quanti anni. La roccia e' molto ruvida non c'è stillicidio di acqua, radici di alberi penzolano dal soffitto di pietre, e pipistrelli appesi dormono mentre noi li illuminiamo con le nostre lampade. 






Siamo a circa una ventina di metri sotto terra, dopo un'altra piccola calata su corda dobbiamo continuare in opposizione fra due pareti, gambe, braccia e sedere cercano di smuovere la roccia facendo pressione, sotto di te un bel saltello di circa 4 metri, se ti scivola il piede vai sotto e rimani incastrato, ma con qualche parolaccia e un po'di fatica tutto fila liscio e superiamo l'ostacolo.




Siamo in una piccola saletta concrezionata, la parete colata come sciolta al sole di un bianco brillante pone fine alla nostra continuazione, la grotta chiude dopo soli 20 minuti di emozionante avventura.

 
 
 

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